Il volo italiano atterrerà nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Da lì i connazionali saranno immediatamente trasferiti in una struttura per far partire il protocollo sanitario, una quarantena destinata con ogni probabilità a durare 14 giorni, come negli altri Paesi che hanno riportato a casa i loro cittadini.
Due settimane, infatti, è il periodo in cui si stima avvenga l’incubazione del coronavirus. Il luogo preciso dove saranno fatti alloggiare non è stato ancora annunciato ufficialmente ma dovrebbe trattarsi di una caserma dentro il complesso della Cecchignola, alla periferia sud di Roma.
Tra i connazionali, ottanta che erano rimasti bloccati a Wuhan anche la studentessa di Castelvetrano, Laura Turdo, in Cina per perfezionare la lingua alla CCNU. In questi giorni, la studentessa siciliana tramite i social ha raccontato come si vive nella metropoli completamente deserta. Meno ansia rispetto le precedenti giornate per i familiari della ragazza che dovranno attentedere il periodo di quarantena prima di poter riabbracciare la giovane.
Oltre a rimpatriare gli italiani, l’aereo servirà anche a trasportare materiale sanitario da lasciare in Cina per aiutare i medici locali a fronteggiare l’emergenza.
Undici mila i connazionali che si trovano complessivamente nel Paese asiatico in questo momento.
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