Funzionaria fa causa alla Regione e ottiene il rimborso delle spese legali per due procedimenti che l’avevano vista assolta

Una cinquantaquattrenne di Ribera, Dirigente Regionale in servizio presso l’Assessorato regionale delle attività produttive, era stata coinvolta in due procedimenti penali per ipotesi di reato contro la Pubblica Amministrazione innanzi il Tribunale di Sciacca, conclusi l’uno con una sentenza di assoluzione “perchè il fatto non sussiste”, l’altro con provvedimento di archiviazione adottato dal G.I.P. La funzionaria in questione, avendo sostenuto le relative spese legali in ordine ai due procedimenti penali, aveva richiesto, anche con diffida, il rimborso all’Amministrazione regionale di appartenenza, non ricevendo alcun riscontro. Ne è scaturito un’azione legale, attraverso un decreto ingiuntivo davanti al Tribunale di Palermo. Ricorso accolto, con l’ingiunzione da parte del Tribunale di Palermo nei confronti dell’Assessorato Regionale delle attività produttive, al pagamento della somma di 22.219,47 euro oltre le spese del procedimento monitorio. Ma l’Assessorato ha cercato di resistere, proponendo opposizione avverso il predetto decreto ingiuntivo, con il patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo. Anche nel giudizio di opposizione la dirigente si è costituita, chiedendo il rigetto dell’opposizione perché infondata. L’Avvocatura dello Stato ha eccepito tra l’altro il difetto di legittimazione passiva dell’Assessorato, poiché l’attività posta in essere dalla dirigente regionale era stata espletata nella qualità di commissario ad acta presso l’azienda autonoma delle Terme di Sciacca,e quindi in favore solo di detto ente. I legali della funzionaria, gli avvocati Gigi Rubino e Daniele Piazza, hanno replicato sul punto evidenziando che le attività espletate dalla dirigente, sebbene richieste nell’interesse dell’Azienda autonoma delle terme di Sciacca, erano state delegate dall’Assessorato e, conseguentemente, alla stessa spettava il rimborso delle spese legali sostenute per la difesa nei procedimenti penali scaturiti da detta attività . Il Tribunale di Palermo, Sezione Quinta Civile, condividendo integralmente le tesi difensive degli avvocati Rubino e Piazza, ha respinto l’opposizione proposta dall’Assessorato regionale delle attività produttive, dichiarando esecutivo il decreto ingiuntivo opposto, e condannando l’Assessorato anche al pagamento delle spese del giudizio di opposizione, liquidate in euro 2.100, oltre iva ed accessori. Pertanto , per effetto della pronunzia resa dal Tribunale di Palermo, la dirigente regionale avrà diritto al rimborso della spese legali sostenute mentre l’Assessorato regionale delle attività produttive pagherà anche le spese del giudizio di opposizione.

Risoluto Redazione

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