Nessuna integrazione probatoria e il 15 giugno discuterà il pubblico ministero nel processo a carico di Pietro Leto, di 21 anni, di Alessandria della Rocca, accusato dell’omicidio di Vincenzo Busciglio, di 23 anni, pure di Alessandria. Il processo si celebra con il rito abbreviato al Tribunale di Sciacca dinanzi al giudice Alberto Davico che oggi ha emesso un’ordinanza stabilendo che non verrà effettuata integrazione probatoria. Il 15 giugno discuterà il pubblico ministero, Roberta Griffo. Il 29 giugno toccherà alle parti civili, i genitori di Busciglio e la sorella che si sono costituiti con gli avvocati Salvatore Pennica, Alfonso Neri e Francesco Accursio Mirabile. Leto è difeso dagli avvocati Antonino, Vincenza e Liborio Gaziano. La difesa discuterà in una successiva udienza ancora da fissare. Secondo l’accusa Leto avrebbe colpito all’addome e al dorso Vincenzo Busciglio, con un’arma da taglio, provocando così la lacerazione di organi vitali. I fatti sono avvenuti ad Alessandria della Rocca il 12 marzo dello scorso anno. Il ventenne sia nell’interrogatorio con il pm che nell’udienza di convalida con il gip ha respinto le accuse.
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