Il Tribunale di Sciacca in composizione monocratica con il giudice Antonino Cucinella, ha assolto per “non aver commesso il fatto”, il notaio Filippo Palermo, difeso dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro.
L’inchiesta era partita nel 2017, relativamente alla fatturazione nei confronti di vari clienti, ipotizzando che somme indicate a titolo di spese avrebbero dovuto essere considerate come imponibile e quindi soggette a tassazione.
I primi processi, per presunte truffe aggravate, si sono conclusi con una declaratoria di non doversi procedere, per mancanza o remissioni delle querele.
Nell’odierno processo è stato contestato, invece, un reato fiscale, ritenendo che fosse stata evasa un’imposta d’importo notevole, superiore alla soglia di punibilità.
Nel corso della istruttoria dibattimentale, sono stati sentiti tanti testi di accusa, di difesa e consulente fiscale, nonchè lo stesso imputato, che si è discolpato.
In sede di discussione, il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato; mentre la difesa l’assoluzione perché il fatto non sussiste, perché non è stato commesso dal notaio ed in ogni caso perché non costituisce reato.
Il giudice ha optato per la seconda formula, ampiamente assolutoria, riservandosi di depositare la motivazione entro 60 giorni. Nella foto, gli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro
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