E’ arrivata la seconda condanna nel processo scaturito dall’operazione “Pit Stop” su spaccio di droga in pieno centro a Ribera. Dopo Bassir Rafik, di 38 anni, tunisino, condannato a 6 anni e 6 mesi, il gup del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha inflitto 5 anni di reclusione ad Amin Rohai, di 35 anni, pure tunisino.
Il pubblico ministero, Roberta Griffo, aveva chiesto 6 anni e 5 mesi di reclusione, mentre la difesa, con l’avvocato Giuseppe Tramuta, il riconoscimento del fatto di lieve entità. Un supermarket della droga, un fiorente smercio di stupefacenti sarebbe stato gestito con cessione della droga pure in prossimità della scuola media Crispi. L’inchiesta avrebbe consentito di bloccare una rete di spaccio di hashish, cocaina ed eroina, destinata ad essere fruita nelle piazze di Ribera e dintorni. I due, aprendo la porta o la finestra o uscendo fuori, avrebbero ceduto la droga, ritirando il denaro, nella centralissima via Roma.
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